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Il testo di tutti gli scritti di saggistica, e della bibliografia si può leggere nel sito di Literary: CLICCANDO QUI


   
Vera storia del vascello fantasma
Poema - Genesi Editrice 2015. Un vecchissimo uomo di mare incontra tre giovani sgallettati invitati a una festa di nozze che vociando allegramente (sono forse
già un po’ avvinazzati) si dirigono a quel luogo di eccitanti delizie.
E’ un verace vecchio Marinaio dell’antica marineria dei velieri; forse un giorno era biondo di pelo e aveva gli occhi chiari come il cielo, ma ora fra le grinze nascondono tutti i loro inquietanti ricordi, ruggiti di venti sovrumani e famelici mari ultraterreni, apparizioni di mostri marini; sembra un essere umano redivivo da un lungo viaggio nell’Eternità, ma ora trascina a malapena la sua carcassa dalla barba riccia e dura.
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L'universo parallelo degli Acquatici
Poema - Genesi Editrice 2013. Un protagonista della nostra vita terrestre ignora di essere capitato in un altro universo parallelo dove l'acqua ha sostituito l'aria, e si vive come in un acquario. Egli cerca disperatamente di tornare alle origini terrestri, ma un gentile personaggio lo convince che la sua natura non è terretre ma acquatica, tanto e vero che anche lui è fornito di branchie.
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Ascesa all'ombelico di Dio
Poema - Genesi 2012. Dante non aveva gli strumenti culturali per potersi formare una verosimile e tangibile idea dell'aspetto di Dio, dell'universo e della morte. Il Poeta di oggi, armato di nuova scienza e ragione, si dedica con levità ma profonda dottrina all'impresa di smontare i vieti dogmi religiosi e colmare le lacune con la creazione di una nuova teofania che permetta all'uomo un carnale congiungimento col Dio-Madre tramite l'annidamento ne suol santo Utero.
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Indagine molecolare sul bello.
Saggio di Estetica. Prometheus, 2011. La formazione primigenia della materia vivente è avvenuta secondo una sequenza ordinata e obbligata di molecole. Tale Ordine si è mantenuto durante l'evoluzione come un modello per la formazione di tutti gli organismi e costituisce pertanto uno stabile stato biologico percepito come benessere. La stessa cosa vale ovviamente per la mente umana, dalla quale è percepito come Bello (o piacere estetico).
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Il mio pensiero poetante.
Antologia ragionata della sua visione del mondo. Genesi Editrice 2011.
Antologia ragionata scritta da lui stesso nel giubileo della sua attività poetica e in occasione del suo ottantesimo compleanno. L’idea insolita di auto-commemorarsi illustrando il proprio pensiero è dovuta alla difficoltà di riunire in un sistema coerente le riflessioni poetiche sparse variamente fra le sue opere e talvolta di non facile lettura. Ha reso tuttavia piacevole l’esposizione esemplificandola con ampi stralci di testi poetici.
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Diafonie poetiche a contrasto.
Saggistica - Genesi 2011.
Si tratta della riesumazione dell'antico "Contrasto", genere letterario in cui eccellenti autori del momento si divertivano a denigrarsi reciprocamente. Oggi i duellanti sono Rossano Onano e Veniero Scarselli. L'intervento di Scarselli è intitolato Onano desnudo: chirurgica esegesi di Rossano Onano.
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La suprema macchina elettrostatica.
Poema. Genesi Editrice 2010.
In un’allusiva rivisitazione del dantesco viaggio celeste, il Poeta si fa guidare da una moderna Beatrice che illustra il complesso funzionamento della Grande Fabbrica in cui le anime vengono tramutate dalle scintille della Grande Macchina Elettrostatica in onde elettromagnetiche destinate a riempire d'Amore l'universo. Si affacciano le eterne inquietanti domande del pensiero universale, squisitamente dibattute dalla sapiente Maestra.
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Trionfo delle anime artificiali.
Poema. Genesi Editrice 2009.
Si magnifica il grande progetto di prolungare l’esistenza delle nostre anime corruttibili (altrimenti destinate ad estinguersi con la morte del corpo), fabbricando protesi digitali elettromagnetiche dotate con le nostre migliori caratteristiche amorose, ma incorruttibili e quindi immortali, da inviare a bonificare col loro amore l’universo.
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Genesis.
Poema. Genesi Editrice 2008.
Nella mitica "Età dell'Eden" esseri buoni vivevano in felice armonia con la Natura prima che il Male contratto da alcuni divenisse sete feroce di possesso e dilagasse su tutta la Terra spegnendo ogni forma di vita, in un immane olocausto da cui solo pochi si salvarono emigrando verso altre galassie. Questa è la storia narrata da un sopravvissuto rimasto sulla Terra ove contava di ricreare, in un piccolo remoto angolo ancora miracolosamente verde perché protetto da alte montagne, il primigenio amoroso connubio dell'Uomo con la Natura.

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Conservazione dell’amore coniugale
– Sessualità e affettività nella terza età. Saggio. Campanotto Editore 2008.
Trasformare in una nuova promessa d’amore la fredda coabitazione di due persone, che pure una volta si erano intensamente amate, è appunto l’intento di questo coraggioso libretto che insegna in modo semplice ma circostanziato a ricuperare l’antica intimità sessuale ed affettiva superando con intelligenza anche la diminuita o perduta potenza virile.
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Diletta Sposa.
Poema. Montedit 2006.
Ispirato al buddista “Libro tibetano dei morti”, il cui titolo originale può essere tradotto come Il libro che conduce alla salvezza recitandolo all’orecchio del morto. Si fonda sulla concezione che dopo la cessazione delle funzioni vitali restino vive per vari giorni, in uno stato di pre-morte, le facoltà percettive del defunto. Il testo sacro spiega ciò che nelle varie fasi, succedute alla morte fisica, ciascuna persona incontrerà nell’Aldilà: immagini ingannevoli perché sono specchio dell’attaccamento alle passioni terrene. Il Poeta, presentendo la morte, prega la diletta Sposa che sia lei a recitargli le esortazioni dei sacri insegnamenti quando si troverà in quello stato di pre-morte.
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Il lazzaretto di Dio
– Rospi aquile diavoli serpenti. Poema. Bastogi Editore 2004.
Contiene:
Un’esaustiva introduzione-intervista di Federico Batini.
Tutti i poemi da Isole e vele a Diletta Sposa.
Una postfazione di Veniero Scarselli su La poesia della filosofia.
Tutta la bibliografia esistente fino al Luglio 2004.
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Ballata del vecchio capitano.
Poema. Ibiskos Editrice 2002.
Un Ulisse che insegue con la sua barca a vela la Grande Conoscenza trova in una baia il relitto di un piroscafo affondato. In quelle viscere di ferro, come in un ventre di balena, rinviene lo scheletro del vecchio Capitano che si è lasciato morire con la sua nave; dalle pupille, prodigiosamente apparse nelle occhiaie del teschio, riceve in un istante di estasi la visione di ciò che è oltre la vita, il mondo dei morti. Gli accenti sono quelli di un figlio devoto che con l’ardore della giovinezza riscatta l’anima del Capitano-padre e della sua nave, tornando infine fra gli uomini con la visione pacificante di un Aldilà più umano.
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Il palazzo del grande Tritacarne.
Poema. Campanotto Editore 1998.
Satira, o grottesca allegoria, di ospedali e lazzaretti, Il Palazzo del Grande Tritacarne è il luogo terreno dove vengono amputati i mali corporali degli uomini per riscattarli dagli effetti mortiferi del peccato originario. Si descrive con minuzia l’iter dei malati e le scientifiche procedure messe in atto per purgare e tritare la carne impura, distillarla, e trattarne i vapori nel grande Ciclotrone con veloci neutroni fino alla completa estrazione dello spirito.
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Pianto di Ulisse.
Edizione del Premio Rhegium Julii 1997.
Si tratta di una riduzione anche stilisticamente rifatta dell'opera di esordio Isole e vele, il vasto affresco di un viaggio odisseico in cui si rinvengono in germe tutti i temi-chiave sviluppati nei successivi poemi di Scarselli.
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La riflessione poetica
- Antologia ragionata. Campanotto Editore 1997.
Scelta antologica e acuto saggio esaustivo a cura di Vittoriano Esposito.
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Straordinario accaduto a un ordinario collezionista di orologi.
Poema. Campanotto Editore 1995.
In una notte di tregenda prossima alla fine del mondo tutti gli orologi tacciono, il tempo si è fermato e il gelo stringe in una morsa le rovine del mondo. Eppure ancora si erge verso il cielo il grandissimo Orologio di una torre, depositario del Tempo e della Vita chiusi nel suo perfetto meccanismo. Il Protagonista vi si arrampica per trovare fra i sublimi ingranaggi un tramite con Dio, e vive un’esperienza mistico-carnale sconvolgente.
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Piangono ancora come bambini.
Poema. Campanotto Editore 1994.
Diario d’una veglia solitaria alla salma della madre nella camera ardente d’un ospedale, omaggio alla memoria di tutte le madri che in vita non vengono mai abbastanza amate. E’ l’esplorazione pietosa ma anche inquietante di un mondo ai confini con l’ultraterreno, in un crescendo drammatico che solo con l’alba si placa sublimando in un compianto per tutti i morti che nel fango d’una fossa forse piangono ancora come bambini.
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Eretiche grida
- Antico manoscritto di eremita rinvenuto in una grotta del Monte Athos. Poema. NCE 1993.
Fra bisogno irrazionale di Dio e rifiuto della ragione, si narra la delusione e la rabbia dell’eremita-protagonista per un Dio che non si manifesta e ha confinato l’individuo nel carcere d’un corpo condannandolo alla incomunicabilità, quindi ad una effettiva incapacità di amare altri che se stesso. Ma a poco a poco la riflessione porta l’eremita a comprendere che la solitudine è solo corporale, in quanto il suo Io è partecipe della stessa sostanza spirituale che unisce tutte le creature in Dio e che si esprime nell’unica realtà dell’Amore universale.
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Priaposodomomachia
– Storia lussuriosa del Cavaliere e la Donzella. Poema. NCE 1992.
Il mito dell’Eroe in guerra contro il Mostro è la lotta inquietante che ogni figlio maschio deve vincere contro la propria madre per differenziarsi dal suo essere femminile e affermarsi nel segno opposto. L’anima d’un giovane Cavaliere, amputata dal corpo, narra la storia dolorosa della guerra da lui combattuta contro il Male. Egli adorava e serviva la bellissima Niobe, ma ignorava che fosse uno strumento del Demonio; il quale un giorno prorompe dall’ano dell’amata in cui s’era nascosto per sedurlo; ma il fiero Cavaliere combatte anche a costo della vita una santa guerra per salvarsi l’anima.
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Torbidi amorosi labirinti.
Poema. NCE 1991. Edizione del 2004.
Storia d’amore e morte, che non è solo il racconto liberatorio di un maschio pentito che ha spinto lo sguardo impietoso sui segreti inconfessabili delle camere da letto e sulle estreme conseguenze della cosiddetta liberazione sessuale; è l’anelito dell’uomo a trascendere con la ragione le miserie carnali dei suoi schemi sessuali per attingere il mitico, irraggiungibile, Amore Universale: l’utopia dell’illimitata potenza della ragione, strenuamente perseguita dal Protagonista in una battaglia con se stesso che tuttavia è incapace di vincere.
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Pavana per una madre defunta
– Appunti per una storia naturale della morte. Poema. NCE 1990. Edizione del 2004.
Poema lucreziano. La fine imminente della vecchia madre induce il Poeta a rimeditare la propria vita e il significato della vita e della morte nell’universo. In un intenso colloquio ideale con la salma della madre, viene messo a nudo il tragico destino di ogni creatura vivente, dall’inizio della vita intrauterina fino all’ultimo respiro, con tutte le sue miserie corporali e la sua ansia perpetua di Dio. Seguendo tuttavia passo passo l’evoluzione del piccolo io dell’Individuo Primigenio dalla sua apparizione sul Pianeta, si riconosce nel suo sviluppo fantasmagorico la formazione strapotente di un Io Universale, vero Dio e demiurgo del mondo.
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Isole e vele
– Romanzo lirico. NCE 1988. Edizione del 2004. Racconto di un viaggio odisseico per mari e deserti, fra accadimenti sorprendenti e spesso temibili, fra spiagge inquietanti e insidiosi uccelli alieni, notti dalla luce mortale e fiori fallici che marciscono prima del giorno, attraversando un mondo sempre più degradato e ostile fino all'ultima spiaggia, dove larve di uomini-bambini attendono la fine, quando ormai anche la vecchia madre non può che abbandonarci alla nostra ricerca individuale di salvezza, forse fra saggi eremiti che si nascondono dalla furia del mondo; salvezza che però non giungerà, e allora bisogna lasciarsi morire in un'oasi dimenticata da Dio e dagli uomini.
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